Lunedì 6 giugno alle ore 18:30, presso la biblioteca Gaetano Parente in piazza Federico Santulli ad Aversa, si terrà il convegno intitolato Medicina di genere LGBTI+: persone omosessuali, intersessuali e transessuali in sanità. L’evento di grande interesse medico-scientifico e socio-culturale, promosso dall’associazione Rain Arcigay, organizzazione da sempre attiva in tutta la provincia di Caserta per la promozione e la salvaguardia dei diritti delle persone LGBTQIA+, si inserisce appieno nel programma di iniziative, di incontri e di dibattiti che si terranno nelle settimane a venire nella città normanna in vista dell’Aversa Pride in programma il prossimo 25 giugno. Al dibattito prenderanno parte Valentina Sparaco, direttrice della Biblioteca LGBTI+ di Caserta; la dott.ssa Valentina Coluccino, medica; il dott. Gianuario Cioffi, medico, e la dott.ssa Rossella Montano, psicologa clinica e consulente sessuale. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura (MiC).
Durante l’incontro, come suggerito dal titolo stesso dell’evento, sarà posto l’accento sui diritti sanitari delle persone omosessuali, intersessuali e transessuali. Studi scientifici di livello internazionale hanno dimostrato che sussistono delle specifiche esigenze sanitarie nonché la necessità oltre che l’urgenza di superare tutte quelle barriere ed ostacoli che impediscono ai membri della comunità LGBTI+ di accedere regolarmente agli appropriati percorsi di prevenzione, diagnosi e cura. Nel corso del dibattito verrà tracciato in grandi linee un quadro sulle strategie di inclusione da adottare in campo medico e assistenziale, anche attraverso il sostegno psicologico al coming out e al contrasto attivo dell’omotransfobia in ambito sanitario, ponendo uno sguardo sui processi di depatologizzazione e di depsichiatrizzazione delle persone LGBTI+.

A chiarire il concetto di medicina di genere è stata l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso l’istituzione, nel 1998, dell’Equity Act che l’ha definita come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso), culturali (definite dal genere) e socio-economiche sullo stato di salute e di malattia delle persone. Questo nuovo approccio di genere nella pratica clinica ha cosentito di promuovere sia l’appropriatezza che la personalizzazione delle cure, studiando nello specifico l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulla patologia umana. L’erogazione di cure appropriate presuppone innanzitutto la centralità del paziente nei percorsi di cura e la personalizzazione delle terapie. La medicina di genere LGBTI+ si pone dunque l’obiettivo di studiare, fare ricerca, conoscere e applicare nella pratica medica quotidiana i bisogni sanitari specifici di ogni paziente.
Sotto il profilo normativo, in Italia, la medicina di genere è stata riconosciuta e regolamentata attraverso l’articolo 3 della Legge 3/2018. Nel 2019 il Ministero della Salute ha approvato formalmente il “Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale”. È stato così dimostrato come le norme di genere, i ruoli e le relazioni determinino in ambito medico-scientifico la sensibilità e la suscettibilità delle persone a differenti condizioni di salute e di malattia, influenzando il loro benessere psico-fisico. Tali norme implicano anche un impatto sull’accesso ai servizi sanitari e all’assistenza medica. Nel corso del dibattito si discuterà inoltre su come l’omofobia, la transfobia, la lesbofobia, la misoginia e altre forme di esclusione sociale causino un aumento considerevole del numero di patologie fisiche e mentali ai danni delle persone appartenenti alla comunità LGBTI+. L’emarginazione sociale, familiare, scolastica e lavorativa provocano altresì un aumento dei suicidi e una riduzione della speranza di vita. La stessa scienza medica ha dimostrato come il protrarsi di pratiche discriminatorie ed escludenti influiscano negativamente sulla salute delle persone. Tutti i fenomeni socio-sanitari appena descritti saranno oggetto del dibattito in programma lunedì ad Aversa.

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