Le riprese della terza stagione della serie Rai Il cacciatore saranno realizzate anche tra Orta di Atella e Frattamaggiore, più precisamente lungo l’ex strada statale 87 Nuova Sannitica, importante arteria stradale dell’hinterland partenopeo che collega Marcianise ad Arzano e attraversa Orta di Atella, Caivano, Crispano, Frattamaggiore e Casoria. Ci sono grande attesa ed enorme entusiasmo, dunque, per l’arrivo delle troupe che saranno impegnate nei prossimi giorni sui set allestiti nelle città a nord di Napoli e a cavallo con la provincia di Caserta. Dopo Il commissario Ricciardi e Mina settembre, ancora una volta Napoli e il suo hinterland saranno protagonisti delle prime serate targate Rai davanti a un pubblico composto da milioni di telespettatori.
Il cacciatore arriva alla sua terza stagione dopo il successo delle prime due, andate in onda in prima serata su Rai 2 e visibili integralmente su RaiPlay. La serie si presenta come un avvincente mix tra action, poliziesco e ricostruzione biografica del magistrato agrigentino Alfonso Sabella, interpretato magistralmente dall’attore romano Francesco Montanari, famoso per aver recitato nei panni del Libanese nella serie Romanzo criminale di Sky. La sceneggiatura de Il cacciatore prende le mosse, in chiave romanzata, dalle vicende raccontate nel romanzo Il cacciatore di mafiosi, scritto in forma di autobiografia dallo stesso Sabella ed edito da Mondadori.
Il protagonista della serie è Saverio Barone (alter ego di finzione di Alfonso Sabella), giovane magistrato siciliano che decide di combattere a costo della sua stessa vita contro la criminalità organizzata. Fin da subito, il pubblico ministero deve fare i conti con i pericolosi intrecci tra Stato e mafia. Sullo sfondo, c’è un’Italia ormai piombata nello sgomento e nel terrore a causa delle stragi di mafia che portarono all’uccisione, nel 1992, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È il 1993, un anno dopo rispetto alle fatidiche immagini delle stragi di Capaci e di via D’Amelio che sconvolsero l’intera nazione, e il giovane magistrato protagonista del racconto non si dà pace ma continua nella sua missione per rendere giustizia a tutte le vittime innocenti della mafia.

Dopo una lunga serie di indagini sulle cosche mafiose il pm, grazie al suo intuito e alla sua bravura investigativa, riesce a trarre in arresto Leoluca Bagarella, tra i mafiosi più pericolosi appartenenti alla famiglia dei Corleonesi. La prima stagione della serie cede così il passo alla seconda: è il 1996 e il magistrato, ormai tra i vertici del pool antimafia di Palermo, riesce a catturare i famigerati fratelli Brusca, ritenuti i mandanti di efferati crimini di mafia tra cui l’uccisione del magistrato Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della loro scorta. La seconda annata si chiude così col successo del pm, diventato ben presto il nemico numero uno della mafia corleonese. Nella terza stagione il magistrato siciliano sarà chiamato a ulteriori indagini per far luce sui loschi affari e sugli efferati crimini di cui si è macchiata la mafia.
Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti dalla serie ricordiamo il Premio Ennio Flaiano, assegnato a quelle opere letterarie, artistiche e cinematografiche che si sono contraddistinte nell’impegno civile e nella lotta alla mafia. Il cacciatore è stato inoltre in concorso al Cannes International Series Festival, dove lo stesso Francesco Montanari s’è aggiudicato il premio come miglior interprete maschile, a conferma della qualità della serie. E nella nuova stagione, tra le location nelle quali dovrà agire il protagonista, ci saranno dunque anche Orta di Atella e Frattamaggiore.

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