Il governatore campano Vincenzo De Luca è stato di parola e così come aveva anticipato nel pomeriggio, nella tarda serata di oggi ha firmato l’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole fino al 29 gennaio. Il provvedimento prevede infatti la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza e dei servizi educativi per quel che riguarda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado al fine di tenere sotto controllo la diffusione dell’epidemia di Covid-19 all’interno degli istituti scolastici. Il provvedimento non riguarderà ivece le scuole secondarie di secondo grado, sebbene in molte città gli istituti superiori resteranno comunque chiusi fino al 15 di questo mese, per poi poter riaprire direttamente il 17 gennaio. Asili, scuole elemetari e medie passeranno quindi integralmente dalla didattica in presenza alla didattica a distanza finché non sarà superata l’attuale emergenza epidemiologica che coinvolge circa 19mila studenti contagiati dal virus del Sars-Cov-2 e oltre tremila tra componenti del corpo docente e appartenenti al personale scolastico risultati positivi, oltre agli altri migliaia di dipendenti del mondo della scuola che attualmente si trovano in quarantena.
Le attività scolastiche in presenza saranno garantite solamente in caso di necessità, per lo svolgimento di laboratori didattico-educativi oppure per garantire l’inclusione scolastica di alunni con bisogni speciali affetti da autismo o disabilità. Secondo i dati forniti dalle Asl della Regione Campania questa situazione sarebbe dovuta al fatto che solamente il 10% della popolazione studentesca frequentante le scuole medie ed elementari risulta vaccinata, per cui l’unica soluzione, allo stato dei fatti, sarebbe dunque per De Luca quella di chiudere le scuole per le prossime tre settimane onde evitare una nuova esplosione di casi della variante Omicron del virus che potrebbe mettere in ginocchio il sistema sanitario regionale, il quale sta già attraversando un periodo di forte crisi causata da una crescente pressione pandemica.