Napoli accoglie a braccia aperte il “Premio Nobel per la Pace” Denis Mukwege
Medico e attivista per i diritti umani, Denis Mukwege è passato alla storia per aver realizzato in Africa uno dei primi centri specializzati nella cura e nell'assistenza delle donne vittime di violenza e di stupro
Dal 5 al 7 dicembre, il Premio Nobel per la PaceDenis Mukwege sarà in visita nella città partenopea dove prenderà parte a diversi eventi, iniziative e convention organizzate dal Consolato della Repubblica Democratica del Congo a Napoli e durante le quali riceverà numerosi premi e riconoscimenti di grande prestigio e rilevanza tra cui quello della cittadinanza onoraria del capoluogo campano. Il tour ufficiale dell’insigne medico e ginecologo congolese durerà tre giorni e permetterà alle principali istituzioni culturali, accademiche, politiche e religiose della città di confrontarsi e interfacciarsi con una personalità dal grande spessore etico e morale, tra le più amate e acclamate nel continente africano, e che ha fatto della solidarietà e della lotta alle diseguaglianze la sua “missione di vita”.
La visita ufficiale del dott. Mukwege in città prenderà il via nel pomeriggio di lunedì 5 dicembre: presso il prestigioso ed elegante Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli si svolgerà l’evento La nuit de la Paix, organizzato dal console Angelo Melone in onore del medico congolese e della coraggiosa missione intrapresa nel suo Paese. Nel corso della serata di gala Mukwege sarà insignito della cittadinanza onoraria da parte del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. All’evento prenderanno parte anche il direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale il dott. Attilio Bianchi e il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli il dott. Vincenzo Santagada i quali doneranno all’Ospedale Panzi di Bukavu – fondato e diretto proprio dal Premio Nobel in persona – un importante macchinario sanitario per la tomografia computerizzata e numerosi farmaci in grado di salvare la vita delle persone. L’ospedale di Bukavu rappresenta il principale punto di riferimento per tutte le donne congolesi vittime di abusi e di violenza di genere. L’evento sarà accompagnato dalle musiche del famoso jazzista africano Baba Sissoko e si chiuderà con l’esibizione di Mariano Lambiase il quale reinterpreterà le musiche della canzone classica napoletana, così da realizzare un ponte culturale simbolico che unisca Napoli ai popoli dell’Africa.
Il giorno successivo, nella mattinata di martedì 6 dicembre, presso l’aula magna del complesso universitario di Scampia dell’Università Federico II di Napoli, sede della facoltà di Medicina e Chirurgia, il dott. Mukwege riceverà la laurea honoris causa in Gestione delle Politiche e dei Servizi sociali. Si tratta della prima volta che tale onorificenza venga conferita nel nuovissimo plesso di Scampia da poco inaugurato, scelto per lanciare un messaggio di vicinanza e di solidarietà tra la periferia partenopea e tutti i Sud del mondo. All’iniziativa, durante la quale il Premio Nobel terrà un’interessante lectio magistralis, prenderanno parte Matteo Lorito, rettore dell’ateneo partenopeo; Vittorio Amato, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Paola De Vivo, coordinatrice del corso di laurea magistrale in Gestione delle Politiche e dei Servizi sociali. Alla cerimonia – che verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube dedicato (clicca qui) – saranno presenti anche le fondazioni e le associazioni impegnate sul territorio contro la violenza di genere. A seguire, nel pomeriggio di martedì, il medico congolese terrà un incontro “speciale” presso il Centro Missionario Diocesano di Napoli dove verrà accolto a braccia aperte dal missionario comboniano Padre Alex Zanotelli.
Nella mattinata di mercoledì 7 novembre il Premio Nobel visiterà l’hinterland napoletano, facendo tappa all’Istituto Scolastico Giuseppe Moscati di Sant’Antimo dove sarà omaggiato con un’esibizione dal vivo dell’orchestra dell’istituto. Ad accoglierlo ci sarà anche il primo cittadino santantimese Massimo Buonanno il quale conferirà al medico congolese la cittadinanza onoraria. Nel corso dell’evento sarà intitolata al Nobel per la Pace anche la sala concerti dell’istituto scolastico. Al termine della solenne cerimonia il dott. Mukwege farà infine visita, assieme agli studenti del Moscati, al quartiere popolare San Vincenzo dove sono stati realizzati due enormi graffiti di venticinque metri di altezza dall’artista partenopeo Alessandro Ciambrone.
Il tour di incontri terminerà mercoledì alle ore 12:00 presso il Salone dei Busti di Castel Capuano a Napoli con la conferenza No Peace Without Justice organizzata dal Consolato della Repubblica Democratica del Congo in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e l’Ordine degli Avvocati di Napoli. Tra i relatori della convention ci saranno la Vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone; il console della Repubblica Democratica del Congo Angelo Melone; la presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo; il presidente dell’Ordine degli Avvocati Antonio Tafuri; il presidente dell’Ordine dei Medici Bruno Zuccarelli e il prof. Antonio Pezzano, docente ordinario di Politiche di sviluppo locale e di Sistemi politici e sociali dell’Africa presso L’Università L’Orientale di Napoli. Durante la conferenza il dott. Mukwege terrà una lectio magistralis sulla realtà odierna del Congo, focalizzandosi sulla condizione di vita delle donne congolesi,sui meccanismi giuridici adottati per garantire giustizia alle vittime di stupro e di violenza sessuale e per una riconciliazione che permetta al popolo congolese di voltare pagina rispetto alle atrocità del passato, così da raggiungere una pace vera e duratura.
Medico, attivista per i diritti umani e pastore protestante, Denis Mukwege ha lottato per anni a costo della propria vita pur di ristabilire pace e libertà nella Repubblica Democratica del Congo, Paese dilaniato per anni da una “guerra fratricida” nel cuore dell’Africa che ha causato una tragedia umanitaria immane, con quasi cinque milioni e mezzo di vittime e altrettanti milioni tra profughi e sfollati. Andato via dal Congo per proseguire gli studi in medicina per poi specializzarsi in ginecologia e ostetricia in Francia, nel 1998 ha deciso di intraprendere una scelta coraggiosissima, tornando nel suo Paese d’origine nonostante la guerra, e fondando a Bukavu, nella poverissima regione del Kivu, il Panzi Hospital, centro ospedaliero di rilievo internazionale in cui è diventato uno dei massimi esperti nella cura dei danni fisici interni causati da violenze sessuali e da stupro, impegnandosi così in prima persona nel garantire cure e assistenza alle donne vittime di violenza. Nel 2014 il dott. Mukwege è stato insignito del Premio Sakharov per la libertà di pensiero mentre nel 2018 ha ricevuto il prestigioso Premio Nobel per la Pace, riconoscimento ricevuto per il coraggio dimostrato nell’opporsi alla guerra e a ogni forma di violenza e di sopruso, promuovendo la pace e la fratellanza tra i popoli a partire dal rispetto della donna nella sua integrità fisica e morale.
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