Prosegue senza soste la lotta alla criminalità e all’illegalità nell’Agro atellano. Dopo gli interventi dei giorni scorsi che hanno portato i carabinieri all’arresto di due ladri d’auto presi sul fatto, di uno spacciatore di droga e di un uomo dal fare sospetto il quale si aggirava per strada detenendo un’arma illegalmente, le forze dell’ordine sono tornate in azione a Orta di Atella, in provincia di Caserta, questa volta setacciando il territorio alla ricerca di attività illegali ed esercizi commerciali abusivi.
I carabinieri del corpo forestale dello Stato operativi presso il comando di Marcianise sono entrati in azione questa mattina in via Parroco Mozzillo. Qui hanno scoperto la presenza di un’officina irregolare dedita alla riparazione delle parti meccaniche dei veicoli e alla manutenzione delle carrozzerie delle auto. L’attività, così come stabilito da Maria Luisa Staiano, responsabile tecnico-amministrativa del Suap, lo sportello unico comunale che si occupa delle attività produttive territoriali, è stata pertanto chiusa dai carabinieri per illeciti amministrativi. Secondo quanto rilevato dall’ordinanza non risulterebbe essere mai stata presentata alcuna segnalazione presso gli uffici comunali che certificasse l’inizio dell’attività di autocarrozzeria, facendola risultare così non a norma. I due titolari dell’attività che avrebbero “trasgredito” le regole potranno tuttavia impugnare l’ordinanza di chiusura presentando ricorso al Tribunale amministrativo regionale oppure al Consiglio di Stato entro i termini prestabiliti.

Sempre nella giornata di oggi un secondo blitz ha visto impegnati gli agenti della polizia municipale guidati dal comandante Pasquale Pugliese. La polizia è intervenuta presso alcuni locali di uno stabile adibiti alla produzione illegale di tabacco. All’interno dell’edificio era stato realizzato un vero e proprio laboratorio abusivo dove ingenti quantità di tabacchi venivano essiccati, depositati, lavorati e imballati in maniera completamente illegale e senza le autorizzazioni previste. I proprietari dell’immobile, inoltre, non avrebbero mai presentato alcuna richiesta di autorizzazione per lo svolgimento dell’attività. Non è da escludere l’ipotesi che tale produzione venisse successivamente smistata dalla “base operativa” ortese per poi finire nel mercato di contrabbando dei paesi dell’Agro atellano. Gli agenti della polizia municipale hanno pertanto provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Napoli Nord due sessantenni del posto proprietari dell’immobile. Contestualmente l’opificio illegale, esteso su una superficie di 150 metri quadrati, è stato posto sotto sequestro assieme al tabacco e all’attrezzatura utilizzata per lavorarlo.
Le operazioni di questi giorni dimostrano come la presenza dello Stato sul territorio atellano sia fondamentale per contrastare gli illeciti e garantire il rispetto della legalità. Il vuoto politico-amministrativo che ha subito la città negli ultimi anni ha fatto sì che l’intero territorio diventasse “terra di nessuno”, in preda a un vero e proprio far west in cui la criminalità ci ha letteralmente sguazzato. Gli interventi di oggi e dei giorni passati dimostrano però una chiara volontà da parte delle istituzioni di volersi riaffermare sul territorio, al fine di garantire non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche di contrastare l’abusivismo e tutelare le attività di tanti imprenditori e commercianti onesti e in regola. Nel comune atellano sciolto per camorra, inoltre, alla vigilia delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo 7 novembre, resta alta l’attenzione da parte delle forze dell’ordine per monitorare e scongiurare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata che potrebbero manipolare l’esito del voto.
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