È stata una domenica all’insegna della tutela e della salvaguardia dell’ambiente quella appena trascorsa a Orta di Atella, in provincia di Caserta. I volontari che hanno preso parte all’iniziativa lanciata dall’organizzazione ambientalista Plastic Free si sono dati appuntamento questa mattina, fin dalla buon’ora, nei pressi del noto centro commerciale Fabulae. Da qui, armati di guanti, scope, palette, sacchetti dell’immondizia e di tanta buona volontà, i volontari, il cui encomiabile impegno civile va riconosciuto con il plauso unanime di tutti i cittadini ortesi, si sono rimboccati le maniche, suddividendosi in diversi gruppi per ripulire i quartieri della città atellana dai rifiuti, troppo spesso gettati in strada da persone incivili e chiaramente irrispettose dell’ambiente e del bene comune.
Nell’arco della mattinata sono stati raccolti almeno una quarantina di sacchi pieni di rifiuti di ogni tipologia, in particolar modo di plastica, la quale rappresenta purtroppo uno dei principali agenti inquinanti che vengono abbandonati irresponsabilmente nell’ambiente. All’iniziativa, organizzata dal responsabile territoriale di Plastic Free Francesco Brasiello, ha preso parte anche un folto gruppo di ragazzi, alcuni dei quali appartenenti all’associazione Go! – Giovani ortesi i quali, già la scorsa estate, avevano organizzato un’iniziativa analoga nella città atellana, dimostrando la grande attenzione rivolta dalle giovani generazioni verso le tematiche ambientali. Hanno presenziato all’iniziativa anche il primo cittadino ortese Vincenzo Gaudino, l’assessore all’Ambiente Vincenzo Tosti e gli operatori della Gpn, azienda che gestisce i servizi ecologici, la quale ha messo a disposizione un compattatore di rifiuti.

Soddisfatto per la riuscita dell’evento Francesco Brasiello. “Come prima iniziativa realizzata a Orta di Atella – afferma il referente territoriale di Plastic Free – abbiamo avuto un ottimo riscontro in termini di entusiasmo e di partecipazione. Quello svoltosi stamane non è che il primo di una lunga serie di eventi in programma sul territorio che avranno al centro la tutela dell’ambiente. Un ringraziamento – prosegue – va al centro commerciale Fabulae che ci ha ospitati per l’iniziativa, oltre che alle istituzioni del territorio, le quali hanno dimostrato attenzione e sensibilità verso una tematica di grande importanza a attualità. Fondamentale è stato anche il contributo dei nostri sponsor commerciali che hanno permesso lo svolgimento dell’iniziativa. Siamo pienamente convinti – conclude Brasiello – che questo tipo di azioni siano di vitale importanza per sensibilizzare i cittadini sul rispetto dell’ambiente. Il nostro obiettivo è quello vivere in una città più pulita, responsabilizzando i giovani e le persone a partire dai piccoli gesti quotidiani”.
Plastic Free è un’associazione di volontariato nata con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità della plastica, soprattutto quella monouso, la famosa plastica “usa e getta” che inquina l’ambiente in maniera pericolosissima. A oggi l’associazione, grazie al grande impegno profuso dai tantissimi volontari e dai referenti territoriali, ha raccolto in tutta Italia, attraverso le numerosissime iniziative svolte da nord a sud del Paese, ben 1.542.288 chilogrammi di materiale plastico, coinvolgendo nei diversi progetti di tutela e di cura ambientale 33.173 studenti delle scuole. Plastic Free, inoltre, come si può evincere dal simbolo stesso dell’organizzazione, è impegnata in prima linea nella salvaguardia delle tartarughe marine, organizzando grandi campagne mediatiche di sensibilizzazione nonché giornate dedicate alla pulizia e alla raccolta dei rifiuti sulle spiagge dei nostri litorali al fine di proteggere l’ecosistema marino, costantemente minacciato dall’inquinamento della plastica.

Il rapporto tra i consumi dell’uomo e l’utilizzo indiscriminato della plastica per qualsiasi cosa rappresenta un vero e proprio problema ambientale che sta portando il pianeta verso un punto di non ritorno. Per questo motivo il consumo della plastica, specie quella monouso, deve essere ridotto drasticamente e al tempo stesso, lì dove non è indispensabile il suo utilizzo, vanno trovate delle alternative valide e praticabili. Molte persone, ancora oggi, non si rendono conto della pericolosità della plastica, di quanto questa inquini l’ambiente e nello stesso tempo sia pericolosa per la salute, rappresentando una minaccia mortale per la sopravvivenza di tutte le creature viventi sul nostro pianeta.
Tutta la plastica realizzata fino a oggi la quale è stata sversata nell’ambiente, se non è stata bruciata generando nel peggiore dei casi diossine e fumi tossici, si trova ancora in circolazione. I numeri del suo impatto ambientale sono impressionanti e diventano ogni giorno sempre più preoccupanti: dodici milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno in natura mentre oltre centomila specie animali muoiono per averla ingerita. Si calcola inoltre che ogni settimana una persona ingerisca in media cinque grammi di plastica, l’equivalente di una carta di credito, con conseguenze rischiose sulla salute. Siamo di fronte a una catastrofe ambientale senza precedenti: è ovvio che così non si può più continuare. Per quanto siano indispensabili pratiche come il riciclo e il riuso, da sole però non bastano in quanto non tutta la plastica è riciclabile, per questo bisogna ridurne l’uso fino ad azzerarlo, ed è importante intervenire in questa direzione il prima possibile, per evitare che nostro pianeta si trasformi in una grossa discarica globale.

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