Che ormai i contagi siano fuori controllo è chiaro a tutti, e lo è già da diverse settimane, da quando l’impennata di casi di Covid-19, a partire dalle festività natalizie, ha colpito indistintamente tutta la Campania, e in modo particolare le province di Napoli e di Caserta, dove si registrano tassi di contagio relativamente alti. Tanto che a partire da lunedì, così come stabilito dal ministro della Salute Roberto Speranza, la nostra regione sarà ufficialmente in zona gialla, facendo così salire il livello di allerta pandemica. A poco sono servite le rimostranze di questi giorni del governatore campano Vincenzo De Luca contro il Governo Draghi e i ministeri della Salute e dell’Istruzione: De Luca voleva infatti posticipare la riapertura delle scuole per limitare i contagi ma secondo il Tribunale amministrativo regionale della Campania la chiusura delle scuole stabilita dal governatore campano è illegittima, pertanto le scuole devono restare aperte.
In questi giorni hanno fatto altresì discutere le dichiarazioni shock dell’immunologo di fama mondiale Anthony Fauci secondo il quale, a causa dell’alta contagiosità della variante Omicron, una volta superato il picco di gennaio, ci avvieremo gradualmente a una fase di “normalizzazione” della pandemia. Nel frattempo, però, a pagarne le spese sono soprattutto i non vaccinati: secondo i dati forniti dalle Asl circa il 70% dei pazienti ricoverati in ospedale non avrebbero completato il ciclo vaccinale mentre il 90% dei posti letto in terapia intensiva sarebbe occupato da persone che si sono completamente rifiutate di fare il vaccino. Situazione che pone maggiormente l’accento sull’importanza della vaccinazione e sulla somministrazione della terza dose per evitare le conseguenze peggiori dell’infezione virale. Mentre gran parte delle persone contagiate dalla variante Omicron sarebbero soprattutto giovani e ragazzi, veri e propri vettori del virus.
Completato il quadro della situazione per comprendere al meglio l’attuale contesto pandemico, è opportuno oltre che necessario evidenziare come in molte città della provincia di Caserta si stia registrando in maniera del tutto analoga e complementare un trend in aumento per quel che riguarda i contagi. Secondo l’ultimo bollettino pubblicato dall’Asl di Caserta, infatti, sono numerose le città che hanno superato o si avviano a superare la soglia dei mille contagi. Nella lista di queste città, di giorno in giorno sempre più folta, da oggi si aggiunge anche Orta di Atella la quale, allo stato attuale, fa registrare ben 1.099 casi di positività al virus del Sars-Cov-2. Questo vuol dire che su una popolazione complessiva di 27.548 abitanti, la cittadina atellana fa registrare un tasso di contagio del virus pari al 3,98%, situazione determinata appunto dall’altissima contagiosità della variante Omicron del virus il cui epicentro è stata proprio la provincia di Caserta, che fa registrare attualmente 31.965 casi di contagio.
Tale situazione sarebbe dovuta anche dalla presenza di un altissimo numero di giovani residenti nella città atellana, in particolare nella fascia d’età che va dai 5 agli 11 anni. A questa fascia apparterrebbero 2.428 ragazzi, ragion per cui la vaccinazione pediatrica assumerebbe ancora più importanza per contrastare la quarta ondata della pandemia. Ma la soglia dei mille contagi, come dicevamo, oltre che da Orta di Atella, è stata già ampiamente superata dalle città di Aversa, di Marcianise, di San Nicola la Strada, di Santa Maria Capua Vetere, di Maddaloni e di Castel Volturno; mentre si stanno avvicinando gradualmente alla soglia dei mille anche i comuni di Trentola Ducenta, di Casal di Principe, di Lusciano, di Capua, di Casagiove e di Mondragone. Il virus dunque avanza, e lo fa in tutti in tutti i grandi centri della Terra di Lavoro, in particolare in quelli con un’elevata densità abitativa.
Nel frattempo, per ovviare a questa situazione di criticità, il Comune di Orta di Atella ha attivato il numero d’emergenza 081 502 37 67 attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 12:30, per fornire assistenza e sostegno alle famiglie che sono state colpite dal Coronavirus. La situazione in città, fa sapere il primo cittadino Vincenzo Gaudino, è costantemente monitorata dall’amministrazione ortese la quale ha stabilito un canale di comunicazione diretta con le autorità sanitarie e sovracomunali, in particolare con la dirigenza dell’Asl di Caserta e con la Prefettura del capoluogo casertano, al fine di valutare insieme l’adozione di interventi mirati e di strategie efficaci di contrasto alla pandemia. Già a partire dalla prossima settimana, inoltre, saranno attuati interventi che andranno in questa direzione, e che avranno come principale obiettivo la tutela e la salvaguardia della salute della popolazione studentesca.