Una passeggiata in bici alla scoperta del patrimonio artistico e culturale di Aversa
Il percorso di mobilità sostenibile terminerà con la visita al Complesso Monumentale di "San Francesco delle Monache", tra affreschi bizantini e dipinti del Seicento. L'evento è promosso dalla "Pro Loco", dalla "FIAB" e dal "Rotary International"
Pedalare in tutta tranquillità in sella a una bicicletta e poter godere appieno degli scorci e delle bellezze artistiche, culturali e architettoniche che il centro storico di Aversa è in grado di offrire. È questo lo scopo della coinvolgente iniziativa culturale promossa e organizzata dalla Pro Loco della città normanna, dalla FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta di Napoli e dal Rotary International Fellowship Magna Grecia in programma nella mattinata di domenica 18 dicembre. Dopo il grande successo di partecipazione riscosso lo scorso anno, l’iniziativa, ufficializzata in occasione della presentazione del programma di eventi natalizi che si svolgeranno nelle prossime settimane nella città normanna, giunge quest’anno alla sua seconda edizione, ottenendo il patrocinio morale del Comune di Aversa. Il progetto prevede infatti lo svolgimento di interessanti visite guidate alla scoperta dei luoghi simbolo della città i quali, nel corso dei secoli, hanno fatto da sfondo alle vicende storiche più importanti. Il tutto verrà svolto in sella a una bici, così da creare un connubio perfetto tra arte, cultura, valorizzazione del territorio, rispetto dell’ambiente e mobilità sostenibile.
L’evento sarà composto da diverse “tappe” che si svolgeranno nella mattinata di domenica permettendo ai visitatori di ammirare alla luce del sole le bellezze più emblematiche e rappresentative della città di origini normanne. La partenza dei ciclisti è prevista alle ore 8:00 da piazza Nazionale a Napoli, dove si daranno appuntamento i soci della FIAB. I ciclisti partiranno così dal capoluogo partenopeo per una “passeggiata” di diversi chilometri alla volta di Aversa, dove si incontreranno alle 9:30 all’ombra dell’Arco dell’Annunziata – Porta Napoli, imponente monumento a guardia del centro storico, simbolo per antonomasia della grandezza di Aversa. A partire dalle ore 10:00 i visitatori potranno proseguire il loro percorso – in bici o a piedi – lungo la storica via Roma per poter ammirare e godere degli affascinanti e suggestivi scorci e dei palazzi nobiliari che compongono il nucleo più antico ed elegante di Aversa, nota anche come la “città delle cento chiese” per la presenza si numerosi luoghi di culto ricchi di tesori, di segreti e di opere d’arte di grande valore artistico.
Il percorso in bici terminerà presso il complesso monumentale della Chiesa di San Francesco delle Monache, uno dei più antichi e suggestivi luoghi di preghiera della città aversana. Qui i visitatori potranno passeggiare tra i silenziosi giardini e sotto gli archi dell’adiacente chiostro duecentesco del convento, per poi salire, attraverso lo scalone monumentale, fin sopra al belvedere, dal quale è possibile ammirare un panorama unico su tutta la città. Le visite termineranno verso l’ora di pranzo, così che i visitatori che decideranno di intrattenersi in città, potranno gustare le specialità culinarie uniche e inconfondibili che questo territorio ricco di storia è in grado di offrire, come lo “scarpariello”, primo piatto tipico della tradizione contadina della Terra di Lavoro, passando per il gusto inconfondibile della mozzarella di bufala aversana, magari accompagnata da un calice di Asprinio, vino autoctono dell’Agro aversano, per poi concludere in dolcezza con la “polacca”, vera e propia prelibatezza dolciaria composta da una soffice pasta brioche farcita con una squisita crema pasticcera e impreziosita da golose amarene sciroppate: un dolce unico in grado di rapire i sensi e il palato.
Il centro nevralgico di questa intensa giornata di visite sarà il Complesso Monumentale di San Francesco delle Monache. Il convento delle Clarisse fu realizzato su impulso di Artrude e Margherita Rebursa, entrambe appartenenti all’antica casata nobiliare aversana, le quali si ritirarono in preghiera dopo che la loro famiglia venne trucidata per aver ordito contro gli angioini. Le due donne vennero risparmiate grazie all’intercessione di Giovanni IV Lamberto, allora Vescovo di Aversa. Fu così che tra il 1230 e il 1235 prese forma, tra l’attuale via Roma e piazza Municipio, sull’impianto architettonico dell’antico Palazzo Rebursa, il complesso monastico, uno dei più importanti del Regno di Napoli. Nel corso dei secoli il convento ha subito diversi interventi di restauro che ne hanno alterato le forme originarie. Gli interni della Chiesa di San Francesco vennero completamente rimaneggiati nel 1645 dall’architetto Cosimo Fanzago, così da assumere le attuali forme barocche. Il tempio, impreziosito da decorazioni, stucchi e lastricato di marmi policromi in pieno stile seicentesco, custodisce al suo interno diverse opere pittoriche dal valore inestimabile. Tra queste ci sono dei meravigliosi dipinti attribuiti ai pittori Paolo De Majo, Francesco De Mura, Pietro da Cortona, Jusepe De Ribera e Giovanni Francesco Barbieri detto il “Guercino”.
Ad aver conservato le forme originarie di epoca medievale sono una parte del chiostro e del cortile, i quali hanno mantenuto il loro fascino duecentesco. Degne di nota sono le campate del chiostro, sorrette da archi e colonnati in stile romanico, con volte e pareti decorate da magnifici affreschi che riprendono lo stile bizantino. Purtroppo il complesso monastico porta i segni e le cicatrici del passato: durante la Seconda Guerra Mondiale venne infatti trasformato in un ospedale da campo dagli americani, così parte degli affreschi e delle decorazioni sono andati perduti per sempre. Dal chiostro è possibile scendere giù nei sotterranei del convento i quali ospitano un luogo macabro e oscuro, lo “scolatoio” delle monache. Si tratta di un ambiente all’interno del quale venivano depositate le salme delle suore decedute affinché venissero espulsi tutti i liquidi corporei prima della sepoltura. È da luoghi come questo che sarebbe nata la famosa imprecazione in dialetto napoletano “puozze sculà!“, proprio in riferimento alla pratica mortuaria, in uso nei tempi antichi, di far “scolare” i cadaveri. Adiacente al chiostro si trova l’imponente scalone monumentale a pianta ottagonale, dal quale è possibile accedere ai piani superiori del convento fino al belvedere, dalla cui terrazza è possibile godere di una vista mozzafiato su tutta la città di Aversa.
All’interno del convento si trova un ulteriore luogo ricco di fascino e di bellezza: si tratta del “parlatorio”, una stanza le cui pareti sono completamente ricoperte di affreschi raffiguranti scorci tipici della vita di un tempo, i quali avevano la funzione di allietare la permanenza delle monache di clausura all’interno del monastero. Nell’ala superiore della chiesa, infine, da dove attraverso delle feritoie dette “bugie” le suore potevano assistere ai riti e alle celebrazioni religiose senza essere viste, è stato allestito uno spazio espositivo di arte presepiale così da dare lustro e risalto anche ad artisti e artigiani locali specializzati in questa antichissima tradizione tutta campana. Grazie all’amore e alla dedizione di Don Pasquale De Cristofaro, “custode” di queste mura, e all’impegno dell’associazione culturale Amici di San Francesco, il plesso sta gradualmente tornando all’antico splendore, ospitando mostre, eventi, rassegne teatrali e manifestazioni culturali di spessore. Quello di domenica sarà dunque un appuntamento da non perdere all’insegna dell’arte e della storia per andare alla scoperta di una delle bellezze meno conosciute eppure tra le più suggestive e affascinanti della Campania.
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