“Welcome to Napoli”: la città partenopea danza al ritmo delle musiche del mondo
Il festival musicale, in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre, vede la direzione artistica del cantautore partenopeo Eugenio Bennato. Sul palco si esibiranno artisti provenienti da ogni angolo della Campania, dell'Italia e del mondo
Quello partenopeo sarà un autunno “caldo” tutto da ballare sulle note e i ritmi delle musiche del mondo. Proseguono infatti gli appuntamenti e gli eventi musicali in programma in città per la rassegna internazionale Napoli Città della Musica, kermesse promossa dal Comune di Napoli con l’obiettivo di valorizzare alcuni dei luoghi simbolo del capoluogo campano attraverso la promozione della musica e della cultura, napoletana e non, così da permettere a cittadini e visitatori di poter rivivere e di godere appieno delle strade e delle piazze della città. Sono numeri importanti quelli del progetto all’interno del quale è stato inserito anche il festival Piano City Napoli, che vedrà per tutto il periodo autunnale e invernale il coinvolgimento di ben 240 artisti internazionali provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, i quali si esibiranno in 124 concerti svolti in 33 diverse location, per portare lustro e risalto a una città che ha sempre fatto della musica uno degli elementi fondanti della sua specificità e della sua identità culturale.
Della stessa rassegna farà parte anche l’attesissimo festival musicale Welcome to Napoli in programma sabato 15 e domenica 16 ottobre. Per due giorni Piazza Mercato, cuore pulsante della Napoli più autentica e popolare, si trasformerà nel centro nevralgico della cultura mediterranea, un vero e proprio “porto di mare” pronto a far riecheggiare nell’aria i ritmi, i suoni e le danze della tradizione meridionale che abbraccia le voci provenienti dall’Africa e dall’Oriente. I concerti della kermesse si svolgeranno sotto la direzione artistica di Eugenio Bennato, il quale ha voluto dare al festival un’impronta popolare dal forte respiro internazionale, in collaborazione con l’associazione Sponda Sud. Reduce da un’intensa tournée che lo ha visto impegnato assieme al gruppo Taranta Power in Portogallo, Germania, Africa e America, il cantautore partenopeo torna a esibirsi nella sua città natale spinto dalla passione e dall’amore verso la propria terra.
Ma Welcome to Napoli vuole essere molto di più di un festival musicale: è un invito all’accoglienza e all’inclusività, al rispetto delle differenze e delle diversità etniche e culturali, all’aprirsi verso il prossimo in un mondo ricco di colori e di sfumature, storie che sebbene sembrino lontane migliaia di chilometri, sono in realtà molto simili alle nostre. L’evento si svolgerà ripercorrendo i temi cari alla produzione artistica di Bennato come l’integrazione culturale, le migrazioni e la valorizzazione delle identità meridionali, ultimi baluardi che resistono a una globalizzazione spietata e asfissiante che sta cancellando la nostra storia e le nostre radici mediterranee. Altro tema molto sentito dal cantautore partenopeo è sicuramente quello della pace tra i popoli. Non è un caso che in diverse tappe del suo tour Bennato si sia fatto accompagnare sul palco da tre musiciste dal grande valore simbolico: la pianista russo-ucraina Tetyana Sapeko, la violinista russa Inna Kulikova e la cantante ucraina Juliana Pylypiuk, così da lanciare attraverso la musica un messaggio chiaro contro la guerra e ogni discriminazione.
Per due serate Napoli danzerà ininterrottamente sui ritmi calzanti e sulle sonorità ancestrali dei popoli del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Oriente che faranno della città partenopea una vera e propria capitale cosmopolita e multiculturale, costruendo un ponte immaginario capace di collegare il Sud Italia, l’intera Penisola e l’Europa alle sponde del continente africano e di quello asiatico così da unire, attraverso quel linguaggio universale che è rappresentato appunto dalla musica, popoli, culture e tradizioni apparentemente molto lontane e differenti tra loro, eppure molto simili e affini. Andiamo dunque a vedere il programma dettagliato di questa imperdibile rassegna musicale che si svolgerà all’insegna della musica popolare, dalla tammurriata alla tarantella passando per la pizzica e la taranta, del folk internazionale nonché della world and black music.
Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 19:00 in Piazza Mercato, si terranno diversi workshop aperti al pubblico incentrati sulla musica tradizionale e sulle danze popolari. Ad aprire le “danze”, alle ore 21:00, ci penserà la Bagarija Orkestar, “scalmanata” banda di fiati e percussioni che riproporrà i ritmi sfrenati delle fanfare dell’Europa Orientale. La loro musica si configura come una vera e propria danza liberatoria capace di proiettare il pubblico nelle incredibili atmosfere delle feste balcaniche: un viaggio tra le sonorità di Serbia, Montenegro, Macedonia, Romania e Bulgaria da non perdere. Dopo di loro, sul palco del festival, saliranno i Rareca Antica, ensemble musicale che darà vita a uno spettacolo incentrato sui balli e sui canti nati all’ombra del Vesuvio. La loro produzione musicale nasce da un’accurata ricerca storico-biografica di quello che è il repertorio musicale popolare campano, spaziando dai canti di lavoro intonati dalla civiltà contadina della Campania Felix, come la tarantella e la tammurriata, ai canti della devozione spirituale e religiosa.
A seguire sarà la volta della cantante e musicista salentina Rachele Andrioli, già vincitrice del premio Puglia Sounds nonché una delle autrici più interessanti nel panorama della nuova musica popolare. I suoi brani, sempre densi di emozioni e di suggestioni, scivoleranno come l’acqua di mare, assumendo le forme e le sembianze di un rituale ancestrale connotato dai ritmi degli strumenti della tradizione salentina missati alla modernità del voice recording. A chiudere la prima serata del festival ci penserà il musicista e cantante nigeriano Seun Kuti, figlio d’arte del maestro Fela Kuti, considerato uno dei musicisti africani più influenti dell’ultimo secolo nonché precursore del genere afrobeat, un particolare stile musicale che unisce tra loro funk, jazz e musica tradizionale africana. Per l’occasione Seun sarà accompagnato eccezionalmente dagli Egypt 80, gruppo che ha scritto la storia della black music. Il “matrimonio” musicale tra l’artista nigeriano e la storica band darà vita a uno spettacolo pirotecnico all’insegna dei ritmi tribali e delle atmosfere tropicali che parlano la lingua dell’orgoglio e del riscatto dei popoli africani.
Nella giornata di domenica 16 ottobre, sempre a partire dalle 19:00 in Piazza Mercato, si terranno workshop di musica e danza. Ad aprire la seconda serata della ricca kermesse musicale sarà la cantautrice di origini greche Marina Mulopulos. Con all’attivo numerose collaborazioni con artisti della scena musicale partenopea come gli Almamegretta, Peppe Barra, Lino Cannavacciuolo e Daniele Sepe, le sue canzoni, impreziosite da un timbro vocale unico nel suo genere, sono un viaggio malinconico e suggestivo sulle dolci onde del Mar Egeo, per evocare e raccontare le leggende, i miti e gli eroi dell’Antica Grecia, culla della civiltà occidentale ma anche porta verso l’Oriente. A seguire, sul palco del festival, sarà la volta dei Brigan, gruppo che affonda le sue radici nelle tradizioni e nel folklore della civiltà contadina dell’Agro Atellano, e che nei suoi brani unisce i ritmi caratteristici del Mezzogiorno alle inconfondibili e affascinanti sonorità celtiche e iberiche. Il risultato di questo inedito incontro etnico-musicale è a dir poco straordinario.
La seconda serata del festival proseguirà con l’esibizione dei Ra di Spina, interessante progetto di musica popolare nato nel 2020, durante i mesi più difficili della pandemia. La produzione artistica del gruppo, fondato dalla cantante ed etnomusicologa Laura Cuomo, vuole prefigurarsi come una vera e propria ricerca capace di scavare a fondo nella cultura e nella tradizione musicale più misteriosa e arcana del Meridione. Attraverso i loro canti evocativi, reinterpretando in chiave contemporanea i suoni più arcaici della cultura popolare meridionale, i Ra di Spina ripercorrono storie, luoghi e suggestioni del Sud Italia. A chiudere il festival, ai piedi del maestoso campanile della Chiesa del Carmine, il più alto della città, sarà lo stesso Eugenio Bennato, uno dei principali interpreti della musica popolare in Italia e nel mondo. Da oltre quarant’anni il cantautore partenopeo, prima con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, poi con i Musicanova, infine da solista e con il progetto Taranta Power – diventata negli anni un’importante fucina di musicisti – conduce un percorso di promozione artistico-culturale coerente con la sua storia, secondo quelli che sono i principi e i valori del rispetto delle diversità e delle alterità. La produzione musicale di Bennato si presenta da sempre con una commistione di voci, di suoni e di generi che danno vita a un sound che fa di Napoli, del Mezzogiorno e del Mediterraneo i veri centri nevralgici del mondo.
Tutti gli appuntamenti, gli eventi e i concerti in programma per la manifestazione culturale Welcome to Napoli sono ad accesso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per gli aggiornamenti in tempo reale sul festival è possibile seguire la pagina Facebook ufficiale di Eugenio Bennato oppure consultare il sito internet www.spondasud.com. Per poter ricevere invece maggiori informazioni sull’evento è possibile scrivere all’indirizzo e-mail info@tarantapower.it oppure contattare il numero di telefono +39 340 677 8057. A seguire la locandina con il programma completo della kermesse musicale. Napoli danza al ritmo delle musiche del mondo.
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