“Ethnos Festival”: ai piedi del Vesuvio si danza a ritmo di musica etnica
Dal 7 settembre Napoli e i Paesi Vesuviani ospiteranno la nuova edizione di "Ethnos". Tra gli ospiti il "sultano del blues" Bombino, la cantante algerina Djazia Satour, le catalane Alba Careta y Rio e Tarta Relena, il musicista senegalese Momi Maiga, i congolesi Jupiter & Okwess e il pugliese Canzoniere Grecanico Salentino
Napoli e i Paesi Vesuviani si preparano a ospitare l’attesissima nuova edizione di Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica. Per un mese intero il capoluogo campano e il territorio vesuviano balleranno al ritmo della musica proveniente da ogni angolo del mondo. La rassegna musicale, giunta quest’anno alla sua 29esima edizione, prenderà il via il 7 settembre, per fare tappa, oltre che nella città partenopea, nei comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Torre Annunziata e Torre del Greco, proponendo live ed eventi di grande spessore artistico.
Nato originariamente per recuperare le antiche tradizioni dell’area vesuviana, il festival ha ampliato negli anni i propri orizzonti per abbracciare i generi musicali più diversi, fino a diventare una delle principali rassegne di musica etnica in Italia. Nel favorire l’incontro tra linguaggi e culture differenti attraverso la potenza e la libertà espressiva della musica, Ethnos ha guadagnato sempre più notorietà, permettendo ad artisti e musicisti provenienti da tutto il mondo di esibirsi all’ombra del Vesuvio. Musiche e culture si fondono nel corso della manifestazione per creare un ponte tra i popoli mentre la riscoperta della tradizione, unita alla ricerca di innovazione e sperimentazione musicale, danno vita a nuove avanguardie artistiche.
Attraverso la sua formula itinerante, inoltre, il festival si propone di far rivivere il patrimonio culturale del territorio aprendo le porte al grande pubblico. Tra le location di questa edizione, infatti, ci saranno le splendide ville vesuviane del “Miglio d’Oro” e la monumentale Reggia di Portici. Grande spazio verrà dato infine ai giovani talenti con il Premio Ethnos Generazioni, format dedicato agliartisti emergenti che hanno incentrato la propria produzione musicale sull’integrazione culturale, facendo della contaminazione il tratto distintivo della propria musica e rileggendo in chiave moderna il folklore e le tradizioni popolari.
LA SERATA INAUGURALE
La serata d’apertura della manifestazione, in programma sabato 7 settembre, si svolgerà dalle 21:00 nell’elegante cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano. Per l’evento speciale salirà sul palco della kermesse il musicista africano Goumour Almoctar, conosciuto al mondo come Bombino, con il suo ammaliante e folgorante “blues del deserto”. Durante la serata Bombino presenterà alcuni dei brani tratti dal suo ultimo album in studio dal titolo Sahel, prodotto dal musicista e produttore scozzeseDavid Wrench, già collaboratore di David Byrne. Ad accompagnarlo, durante l’esibizione, ci sarà la full band composta dal chitarrista Kawissan Mohamed Alhassan, dal bassista Djakrave Dia e dal percussionista Corey Wilhelm.
L’eclettico chitarrista di etnia Tuareg ha raggiunto il successo mondiale grazie al suo stile unico e inconfondibile, che mescola sonorità blues e psichedeliche ai cori e alle voci della tradizione Tamasheq, lingua berbera parlata in Niger, in Mali e in diverse regioni africane. Non è un caso che il famoso quotidiano americano The New York Times lo abbia ribattezzato “Il sultano del blues” per la sua eccezionale capacità di reinterpretare in chiave moderna le sue antiche radici etnico-culturali tanto da diventare il precursore di un genere che la critica ha definito “desert blues“.
Originario della città di Agadez, alle porte del Sahara, Bombino è cresciuto nella tribù Ifoghas, appartenente all’etnia Tuareg, da sempre in lotta contro il colonialismo occidentale e il fondamentalismo religioso. La sua è stata una vita difficile fin da ragazzo. A causa della povertà e dei conflitti che hanno dilaniato la regione del Sahel, il musicista africano, così come molti suoi coetanei, è stato costretto a emigrare all’estero prima di poter tornare in patria. Rientrato in Niger al termine delle ostilità, ha potuto proseguire la sua carriera da musicista, mostrando così il suo innato talento nel saper fondere tra loro le sonorità rock e blues ai ritmi arcani e ai canti tribali delle tribù berbere. Celebre è stata la sua esibizione alla Grande Moschea di Agadez per celebrare la fine della guerra in Niger.
Tra il 2010 e il 2011 Bombino ha pubblicato i suoi primi album da solista, Agamam e Agadez, riscuotendo grande successo nel suo Paese; ma è nel 2013, con la pubblicazione di Nomad, frutto della collaborazione con Dan Auerbach dei The Black Keys, che raggiunge la notorietàinternazionale. Segue nel 2016 la pubblicazione di Azel mentre nel 2018, grazie all’album Deran, riceve una nomination ai Grammy Awards, conquistando pubblico e critica e collaborando con artisti del calibro di Stevie Wonder, Keith Richards e Robert Plant, oltre a fare da “spalla” a Lorenzo Jovanotti durante i suoi live. Sahel è il suo ultimo disco pubblicato dallaPartisan Records, casa discografica nota per aver distribuito alcuni degli artisti più innovativi e di tendenza della scena musicale globale come i Cigarettes After Sex, i Fontaines D.C. e gli IDLES. Quella di sabato sarà l’unica data di Bombino nel Sud Italia: sarà uno spettacolo imperdibile!
IL PROGRAMMA COMPLETO
Dopo la serata d’apertura, l’EthnosFestival si arricchirà di una serie di appuntamenti da non perdere con la musica etnica fino al 5 ottobre. Domenica 8 settembre, infatti, sarà la volta dell’ammaliante voce della cantautrice algerina Djazia Satour la quale si esibirà dal vivo nella cornice borbonica della Reggia di Portici. Giovedì 12 settembre, invece, il duo catalano di mediterranean jazz Alba Careta y Henrio e il trascinate musicista senegalese Momi Maiga si esibiranno in concerto nella Chiesa di Santa Maria Donnalbina, scrigno di arte barocca nel cuore di Napoli.
L’elegante luogo di culto partenopeo – riaperto dopo un lungo restauro che ha permesso di restituire alla città alcuni meravigliosi dipinti ad opera di illustri pittori del Seicento come Nicola Malinconico, Andrea Vaccaro e Francesco Solimena – vedrà l’esibizione, venerdì 13 settembre, del duo vocal catalano Tarta Relena, e del progetto musicale Il Mediterraneo & La Banda del Sud. Sabato 14 settembre spazio invece ai ritmi balcanici del duo serbo-bosniaco Almir Meskovic & Daniel Lazar e alle soavi voci delle Lemma, ensemble algerino composto da sole donne.
Domenica 15 settembre l’Ethnos farà tappa nella Villa del Parnaso a Torre Annunziata, antica villa romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e riscoperta nel 1841 durante i lavori di realizzazione della ferrovia Portici-Nocera. Qui si esibirà la flautista e vocalist franco-siriana Naïssam Jalal; mentre mercoledì 18 settembre sarà la volta del live dei Persephone, progetto di world music saldamente legato alle tradizioni dell’Asia Centrale nato dalla collaborazione dei musicisti italiani Stefano Saletti e Luigi Cinque con la cantante mongola Urna Chahar-Tugchi.
Giovedì 19 settembre, ai Molini Meridionali Marzoli di Torre del Greco, tra i più estesi siti di archeologia industriale nel Sud Italia oggi al centro di diversi progetti di rigenerazione urbana, si esibirà lo storico Canzoniere Grecanico Salentino con la sue trascinanti e inarrestabili danze e ritmi folk della tradizione popolare pugliese, per una serata tutta da danzare a passi di pizzica e taranta. Venerdì 20 settembre, presso il Galoppatoio della Reggia di Portici, antica sede della Scuola di Equitazione Napoletana, si esibirà il gruppo tarantino di world music Yarákä e il duo di musicisti partenopei composto da Monica Pinta e Salvio Vassallo, già membro degli Spaccanapoli e founder del progettoIl Tesoro di San Gennaro.
Sabato 21 settembre si tornerà a Villa Vannucchi dove si esibirà l’interessante progetto etno-jazz siciliano Shamal Re-Wind. Domenica 22 settembre la villa settecentesca risuonerà incece dei ritmi del soukous, particolare tipo di rumba proveniente dall’Africa, che incontra il trascinante groove dei congolesi Jupiter & Okwess per una serata tutta da ballare. Sabato 5 ottobre infine, Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, sede del Palazzo della Cultura e del Premio Massimo Troisi, ospiterà la serata di chiusura del festival con Ethnos Generazioni, evento dedicato ai giovani talenti della world music.
INFORMAZIONI
Le prevendite del festival sono disponibili per l’acquisto on-line fino ad esaurimento dei posti disponibili (clicca qui). Per ricevere maggiori informazioni e aggiornamenti sulla rassegna è possibile seguire le pagine Instagram (clicca qui) e Facebook (clicca qui). EthnosFestival è organizzato dal centro di promozione culturale La Bazzarra sotto la direzione artistica di Gigi Di Luca. L’evento è patrocinato dalla Regione Campania, dal Ministero della Cultura, da Nuovo Imaie, dalla Città Metropolitana di Napoli ed è co-finanziato dai Comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
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